mercoledì 17 marzo 2010

Pensieri ad alta voce

venerdì 6 marzo 2009

Che strano crescere, che strano vivere la propria vita per ritrovarsi a "nascere" nuovamente (ma come mamma di due splendidi mostri) e rincorrere continuamente il proprio essere donna...
che strano ritrovarsi a sorridere perche' si "rifanno"cose che il proprio papa' ha sempre fatto ed improvvisamente rifarle cosi', naturalmente, forse perche' inscritte nel proprio DNA e quindi:
non mancare il marciapiede ma prenderlo sistematicamente in pieno con la ruota di dietro e rimanerne sorpresa mentre riaffiora la stessa scena, ma non sei tu a guidare...
bisticciare con il proprio marito e rivedere in te atteggiamenti che in realtà appartengono alla propria mammao al proprio papa'...
che strano guardarmi allo specchio e scovare i primi fili bianchi...
che starno osservare i propri cuccioli e vederli piu' "grandi",maturi...
che strano passeggiare per il proprio quartiere,quello di sempre' e pensare che quelle stesse strade, che tu hai percorso da piccola, ora "sono battute" dai tuoi bimbi... mentre tu con gli occhi dei ricordi rivedi la tua mamma alla tua eta' che ti aspetta sul balcone di casa, "arrampicata" sul vaso grande bianco, mentre ti saluta con la mano e tu ti giri a cercarla perche' sai che lei, vigile,e' sul balcone per vederti passare al ritorno da scuola...
che strano rientrare a casa e sistemare il cuscino marrone del divano perche' cosi' storto stona e ti da' fastidio; controllare un'ultima volta e poi chiudere la porta e via di scorsa all'asilo...
che starno il gioco di luce della nostra candela, qualla al profumo di vaniglia, sulla toletta di tuo nonno che quando accendi "proietta"l'ombra della stautetta di legno sul muro e chiudere gli occhi e lasciarsi "cullare" da quell'immagine,quel profumo...
che strano sognare una casetta, un giardino, un po' di silenzio e poi noi....

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